Era la chiesa parrocchiale di Coredo. Anticamente era dedicata a S.Maria Assunta, come tante altre antiche chiese della diocesi. Dopo il 1600, accanto al primo titolo, venne aggiunto anche il secondo:
Invenzione di S. Croce. Dopo il 1700 nei documenti appare solo ilsecondo titolo.
La più antica memoria di questa chiesa risale al 1348. A quell’epoca aveva sei altari, il maggiore dedicato a S. Maria Assunta. Venne restaurata nel 1426, rinnovata e ampliata nel 1468. Nel 1611 un incendio
causò gravi danni alla chiesa e al campanile; in seguito vennero restaurati. Nel 1626 fu costruito l’altare della Madonna del Rosario che
esiste ancora; è di legno intagliato e dorato. Nel 1711 si decise di ristrutturare e ingrandire la chiesa e si affidò l’opera all’architetto Antonio Brusinelli di Trento il quale in dieci anni rifece la chiesa
nella sua forma attuale. L’altare maggiore di stile barocco fu intagliato nel 1661 da Simone Ramus di Cavareno. La pala dell’altare fu dipinta nel 1663. Nel 1746 furono costruiti la balaustra e il pavimento del presbiterio. Ora questa chiesa viene utilizzata in particolari circostanze.
La chiesa di S. Croce – Agli inizi del Novecento si iniziò a pensare ad una nuova e più grande chiesa da costruire in mezzo al paese. Per il progetto fu incaricato l’architetto Efrem Ferrari di Trento.
Per realizzare quest’opera fu mobilitata tutta la popolazione di Coredo che rispose generosamente sia con offerte sia prestando la propria manodopera. I marmi (travertino) furono fatti arrivare dalla Toscana (Siena). La chiesa fu portata a termine e consacrata nel 1948. E’ di stile rinascimentale moderno con svettante campanile che raggiunge l’altezza di 23 metri. L’altorilievo del timpano, raffigurante il Buon Pastore, è di E. Fozzer, del quale sono pure il tabernacolo e la Via crucis. Il grande Crocifisso è in bronzo ed è una fedele copia di quello esistente nel duomo di Prato. Da notare l’affresco dell’abside, opera di Pino Canarini di Verona; rappresenta il trionfo della Santa Croce. Le vetrate delle finestre rappresentano: il martirio di S. Andrea; S. Paolo della Croce; S. Maria Maddalena; S. Gemma Galgani. Nel 1967 la chiesa fu adeguata alle norme liturgiche del Concilio Vaticano secondo.
Era la chiesa parrocchiale di Coredo. Anticamente era dedicata a S.Maria Assunta, come tante altre antiche chiese della diocesi. Dopo il 1600, accanto al primo titolo, venne aggiunto anche il secondo:
Invenzione di S. Croce. Dopo il 1700 nei documenti appare solo ilsecondo titolo.
La più antica memoria di questa chiesa risale al 1348. A quell’epoca aveva sei altari, il maggiore dedicato a S. Maria Assunta. Venne restaurata nel 1426, rinnovata e ampliata nel 1468. Nel 1611 un incendio
causò gravi danni alla chiesa e al campanile; in seguito vennero restaurati. Nel 1626 fu costruito l’altare della Madonna del Rosario che
esiste ancora; è di legno intagliato e dorato. Nel 1711 si decise di ristrutturare e ingrandire la chiesa e si affidò l’opera all’architetto Antonio Brusinelli di Trento il quale in dieci anni rifece la chiesa
nella sua forma attuale. L’altare maggiore di stile barocco fu intagliato nel 1661 da Simone Ramus di Cavareno. La pala dell’altare fu dipinta nel 1663. Nel 1746 furono costruiti la balaustra e il pavimento del presbiterio. Ora questa chiesa viene utilizzata in particolari circostanze.
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