museo delle
fruste - taio
Testimone nel tempo di un pezzo di storia di Taio, il Museo delle Fruste è finalmente realtà, inaugurato domenica 8 maggio 2022 in un momento sentito all’interno della sagra di San Vittore.
Fortemente voluto per tenere viva la memoria e trasmettere ai giovani l’importanza che ha avuto e la ricchezza che ha portato l’industria dei manici da frusta a Taio, questo museo si fonda su tre punti cardine evidenziati nello Statuto: la Roza, i mulini e, appunto, i manici da frusta. Oggi sono rimasti solamente i fratelli Rocco e Tullio Tamè a portare avanti quest’arte e con l’inaugurazione del museo viene aggiunto un ulteriore, fondamentale tassello nella valorizzazione delle tradizioni di una volta.
Presidente dell’associazione “Taio Ieri – Per non dimenticare” è Armando Larcher.
Lo spazio è stato allestito grazie alla disponibilità di Franco Zambiasi. «Tutto è partito nel 1830 dal nostro compaesano Simone Barbacovi, che dopo le esperienze a Salorno e nel bresciano aveva fatto ritorno a Taio, dove iniziò a fabbricare e a commerciare le prime fruste insieme a tre amici. La produzione crebbe: nel 1870 le fabbriche erano 12, nel 1921 arrivarono a un massimo di 21, con 350 addetti e una produzione annua di 70 mila dozzine di fruste. Nel 1903 nacque anche un consorzio di frustai. Poi, dopo il 1950, la richiesta calò e di conseguenza anche le fabbriche. Oggi rimangono i fratelli Tamè a proseguire la tradizione» – Giorgio Chilovi, vicepresidente.
VISITE
Per conoscere e dare il giusto valore a pagine indelebili della storia di Taio, il paese delle fruste, si possono prenotare visite guidate ai numeri:
- Armando: 3398391219
- Giorgio: 3493341106
- Giovanni: 3454252209